SPERIMENTAZIONI CORAGGIOSE

Con occhi di genitore, con mani di bambino
scoprire il mondo insieme

Elisa Negri

di Elisa Negri

20241008_104904-ok.jpg

Quando un genitore entra per la prima volta al nido e vede tra le mani dei bambini oggetti di recupero prova stupore e a volte preoccupazione. “Ma non è pericoloso?” è una domanda che viene rivolta spesso agli educatori, da lì ha inizio un dialogo importante, fatto di ascolto, confronto e fiducia. Offrire ai bambini materiali “potenzialmente pericolosi” stimola i sensi, accende la curiosità e costruisce esperienze significative.

Come educatori di nido, ogni giorno accompagniamo non solo i bambini, ma anche le famiglie nel delicato viaggio di separazione, fiducia e scoperta. Ci mettiamo nei loro panni, nei dubbi, nelle paure, nei “ma è sicuro?” che spesso ci vengono rivolti, specialmente quando iniziamo a proporre materiali naturali o di recupero, talvolta percepiti come poco adatti o “pericolosi”.

Ricordo bene una mamma, all’inizio dell’ambientamento del suo primo figlio. Uno sguardo attento, un sorriso gentile ma teso, e una frase detta con sincerità: "Non voglio che mio figlio giochi con la sabbia perché si sporca e ho paura che la mangi...". Una paura autentica, comprensibile. Ogni genitore desidera proteggere, evitare rischi, garantire sicurezza, ma ciò che può sembrare rischioso ad un adulto, per un bambino è occasione di scoperta, di esplorazione sensoriale, di crescita ed il compito di noi educatori è accompagnarli e mostrare loro anche l’altra parte della medaglia che, soprattutto all’inizio è difficile da vedere e comprendere.

Insieme alla coppia genitore-bambino abbiamo iniziato un percorso graduale in cui ogni giorno venivano coinvolti in attività diverse volte alla condivisione di esperienze significative con materiali sporchevoli e potenzialmente rischiosi.

La mamma è stata invitata a sedersi accanto a suo figlio, in un angolo allestito con materiali naturali e oggetti di recupero: catenelle, tappi di sughero, scorze di arancia essiccate, legnetti, piccoli contenitori. All’inizio osservava in silenzio, un po’ rigida, trattenuta, poi, piano piano, ha visto le mani del figlio toccare, portare alla bocca, ascoltare. Ha visto la concentrazione, la gioia e la mamma ha sorriso dicendo: "Wow, mio figlio è felice!".

I materiali “non strutturati” o “potenzialmente pericolosi” vengono scelti con cura, pensati per stimolare i cinque sensi, per offrire occasioni autentiche di relazione individuali e di relazione. Accompagnati da adulti presenti e sereni, i bambini imparano a conoscere i propri limiti, a manipolare con attenzione, a sviluppare competenze motorie, cognitive ed emotive.

Torna all'indice della Newsletter Continua e parliamo di adulti


Invia un commento

Blog


Uno spazio per riflettere, per condividere esperienze e nuovi pensieri che hanno a che fare con l’esteso mondo dell’educazione, dei bambini, delle famiglie e delle comunità in cui vivono. Uno spazio di confronto che attende sempre il tuo contributo.


Tutti gli articoli

Grazie

Grazie: ti abbiamo inviato una mail per attivare la tua iscrizione e selezionare le tue preferenze se previsto

close

Iscriviti alla newsletter



Annulla
close

Grazie

Il suo messaggio è stato spedito correttamente

close

Richiesta informazioni