Non "suona male". Il femminile esiste nella lingua italiana.

Pro.Ges. Trrento è una cooperativa prevalentemente di donne. Eppure anche per noi la cura nel linguaggio di genere non è cosa scontata: l'abitudine, che si è presa nel parlare di tutti i giorni, a dare la precedenza al genere maschile torna spesso, senza che ce ne accorgiamo.

Ora abbiamo un aiuto in questo documento preparato dalla Lega Coop Romagna che indica un buon elenco di attenzioni da coltivare, di modalità nuove per esprimersi e di impegni da assumersi. Si parla di come declinare nomi e titoli al femminile (per cui noi abbiamo "la presidente" e non "la presidentessa"), o come sdoppiare i plurali invece di ridurli a quello maschile o anche i modi di dire che si dimenticano delle donne, del tipo Uomini d'affari, come non ci fossero della grandi imprenditrici.

Se è vero che ne uccide più la lingua che la spada, è anche vero che il linguaggio può aprire la strada ad altre conquiste sul campo della parità di genere: dalla conciliazione con gli impegni di cura (per cui a casa potrebbero starci anche gli uomini) alle pari opportunità di crescita e di riconoscimento professionale.

Come cooperativa è nostra intenzione raccogliere l'invito e prestare maggior attenzione al nostro modo di rapportarci e di promuovere la parità di genere. Un impegno che, almeno per quanto riguarda i linguaggi, ci coinvolge tutti.

Se vuoi leggerlo anche tu scarica il documento.