IL CORAGGIO DI CRESCERE
CRESCERE, BAMBINI E PERICOLI

Educare al rischio

''Attento!'', ''Non toccare!'', ''Non correre!'', ''Così ti fai male''

Spesso nella vita quotidiana, ci capita di utilizzare queste frasi per proteggere i nostri bambini. Ma il bambino ha bisogno di confrontarsi con il rischio insito nelle nuove esperienze: un rischio moderato, calcolabile e ragionevole, eppure fondamentale per la crescita. I bambini non nascono con la paura di sbagliare per questo sperimentano felici e apprendono molto.

Per crescere i bambini hanno bisogno di rischiare perchè ciò fa parte del loro naturale processo di apprendimento. La paura bisogna abbracciarla con coraggio per poi lasciarla andare.

Che cosa ci spaventa?

Iniziamo nterrogandoci sulle nostre paure. La proposta di materiali e di attività va di pari passo con la nostra sicurezza interiore. Cos'è rischioso per il bambino? Come adulti dobbiamo offrire e mettere a disposizione un livello di rischio adeguato. Per far questo dobbiamo conosciamo i materiali e l'ambiente dove andiamo con i bambini, seguirli costantemente con lo sguardo e accompagnarli nelle azioni, con parole e sguardi di fiducia.

È poi importante dare fiducia alle competenze del bambino permettendogli di assumere dei rischi. Così facendo il bambino sperimenta la scoperta dei limiti, il confronto con gli altri, il senso di responsabilità, di autonomia e di autostima. Il prendersi dei rischi di gioco, promuovendo la sicurezza di sé, lo sviluppo sociale e l’attività fisica, sono importanti per la salute dei bambini e il loro sviluppo. Abbiamo bisogno di libertà, di giocare, di fare liberamente scelte, anche quelle di correre dei rischi.

Lo spazio esterno

Fino a pochi anni fa stare all’aperto faceva parte della quotidianità di ogni bambino. Con il tempo il voler tener a freno le possibilità di rischiare ha portato a creare spazi uniformi e noiosi. Si sono ridotte le possibilità di gioco con materiali naturali a vantaggio di quelli in plastica e metallo.

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Un'offerta illimitata

Le esperienze all'aria aperta sono in grado di amplificare i processi cognitivi ed emotivi dei bambini offendo esperienze tattili e percettive impossibili da ricreare in altri luoghi. Un'offerta illimitata e in continua trasformazione.

Quali attività ''rischiose'' possiamo fare all'aria aperta?

Percorrere dislivelli: terreni scoscesi, fangosi, prati verdi, scivolosi... la natura offre dislivelli naturali tutti da percorrere e sperimentare in qualsiasi stagione dell'anno.

Sperimentare gli elementi naturali: raccogliere elementi naturali, attivare i sensi, assaggiare, osservare, sperimentare, associare.

Arrampicare, salire su un tronco, un muretto sotto l'occhio vigile e attento dell'adulto.

Esplorare attraverso l'uso dei cinque sensi e della curiosità possiamo scoprire il mondo naturale che ci circonda, notando i particolari.

Immergerci: fango, acqua, melma, neve … scoprire i diversi materiali e le loro consistenze quando si mescolano tra loro.

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Sperimentare i nostri sensi attraverso dei percorsi sensoriali su cui camminare, gattonare, rotolare, ...

Osservare: diamo ai bambini uno spazio naturale, aperto, non modificato da noi, dover poter immergersi completamente attraverso i loro sensi.

Raccogliere: i bambini amano raccogliere, catalogare e categorizzare: diamo loro uno spazio e un tempo in cui farlo.

Sostare: i bambini investono molto del loro tempo nel narrare, osservare, sostare su un elemento naturale: diamo loro uno spazio adeguato.

Educare al rischio

Togliendo gli elementi di pericolo, anche quelli più piccoli, offriamo una sicurezza labile. Non doniamo al bambino l'occasione di capire che nel gioco, come nella vita, possono sempre presentarsi elementi di difficoltà, permettendogli di trovare anche le giuste strategie per superarli.

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La felicità più grande non sta nel non cadere mai,
ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta.
Confucio


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